Post

PRE-ESAME 22/06/18

Immagine

Planimetrie

Immagine
Planimetria 1:200  Planimetria 1:800, prospetto 1:800 e sezione trasversale 1:800

Partnership al progetto

-Lunaria - Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione

Scacchiera e Bang

Immagine
-Memoria è linea-  "Between the line" è il nome che l'architetto Daniel Libeskind da al suo progetto: l'ampliamento del museo ebraico di Berlino. Il progetto di Libeskind ha una forte connotazione simbolica, i due edifici apparentemente divisi sono in realtà profondamente legati, l'accesso al primo non è raggiungibile se non si passa dal secondo, infatti per accedere alla nuova ala bisogna passare per una via interrata collocata in un vuoto di cemento che collega ambedue gli edifici, questa scelta progettuale sta a simboleggiare il legame che esiste tra le due storie. Il progetto di sviluppa su tre assi: l'Asse dell'olocausto che porta alla Torre dell'Olocausto, una torre alta circa 20 metri in cemento dove la luce arriva dall'alto ma non scalda, l'Asse dell'esilio che conduce al Giardino dell'Esilio, uno spazio aperto che contiene 49 piloni inclinati di 12 gradi, l'inclinazione serve a destabilizzare lo spettatore, l'ultim

Parte 7 da "Architettura e modernità"

Immagine
Parte settima Il successo dell’architettura nel mondo 1988-2000 ●Il mondo decostruito:   Nel 1988 una mostra dal titolo “Deconstructivist Architecture” presenta a New York diversi architetti: Peter Eisenman, Zaha Hadid, Frank Gehry, Coop Himmelb(l)au, Wolf D Prix, Helmut Swiczinsky e Michael Holzer, Bernard Tschumi, Daniel Libeskind e Rem Koolhaas. La mostra riscuote successo sia per le personalità presenti sia per il significato del nome. Il decostruttivismo in se si propone non di eliminare la norma classica ma di ribaltarne il significato rileggendo la realtà in chiave diversa, e soprattutto si propone come nuovo –ismo che rinnova la forma dando un peso nella società all’architettura. ●Un mondo aperto: Verso la fine del XX secolo la situazione mondiale comincia a cambiare, i paesi sotto il blocco sovietico riescono a liberarsi dal sistema comunista, crolla il muro di Berlino (1989), molti stati della Russia acquisiscono autonomia politica, l’Iran punta su

Aree Tor Sapienza

Immagine
Storia Tor Sapienza La borgata Tor Sapienza viene inaugurata nel 1923, dopo che Michele Testa e la Cooperativa Tor Sapienza dell’Agro Romano realizzano 25 case, consolidata ulteriormente dalla realizzazione della ferrovia. Dal 1929 la borgata si espande sempre di più anche nelle aree dell’agro romano con permessi provvisori. Negli anni 60 il boom economico arriva fin qui con il trasferimento delle aree industriali da Ostiense verso la periferia est. Tor Sapienza si espande e viene considerato un quartiere operaio ricevendo lavoratori di ogni parte dell’Italia. La crisi degli anni ’70 colpisce anche questa parte della città con conseguente riduzione del personale nelle fabbriche e in fine la chiusura facendo entrare il quartiere in una fase di depressione e abbandono della popolazione. Negli anni ’80 vengono realizzati palazzi a scopi abitativi spingendo sempre di più il quartiere a diventare una “periferia”. Il quartiere è immerso nei prati, scarsamente collegato e contr